- Un robusto Pinot Noir Premier Cru
- Aromi terrosi, struttura robusta
L'immagine mostra un'annata diversa
Vigneto e cura
Il 1er Cru En Caradeux si trova prima dell'ingresso a Pernand, sul lato della valle di Aloxe, dall'altro lato della valle rispetto all'ultimo terzo della collina di Corton, che qui termina con i suoi terreni a forma di U e comprende il Climat Corton Charlemagne. Remi Poisot possiede 0,36 ettari di viti cinquantenni, allevate con il sistema Guyot semplice. Il terreno calcareo, pietroso e fresco, esposto a est, ha selce e marna nel sottosuolo e tende a una maturazione tardiva. Le vecchie viti producono naturalmente una resa bassa. Il controllo della resa avviene diradando i germogli in primavera. I filari e il diradamento della chioma assicurano un'ottimale esposizione al sole dei grappoli. Si raccolgono solo grappoli maturi e sani a mano, per proteggere i grappoli perfetti dagli effetti negativi di quelli di qualità inferiore, che altrimenti vengono selezionati in cantina, poiché nelle aziende più grandi lavorano molti raccoglitori non sufficientemente formati per una selezione accurata.
Vinificazione, affinamento e imbottigliamento
I grappoli vengono diraspati e macerano alcuni giorni in tini aperti prima che la fermentazione spontanea con lieviti naturali inizi. La fermentazione dura quindici-diciotto giorni, durante i quali si effettua un rimontaggio giornaliero. Il Pernand Vergelesses En Caradeux viene affinato circa 16 mesi in botti di rovere, di cui circa il 20% nuove. Dopo la fermentazione malolattica il vino viene separato dai lieviti e prima dell'imbottigliamento viene travasato una seconda volta per riposare ancora quattro settimane in serbatoi d'acciaio prima dell'imbottigliamento non filtrato. Negli anni normali si producono circa 1800 bottiglie, nel 2015 e 2016 decisamente meno.
L'annata
Il 2016 è un anno con condizioni di maturazione eccellenti, ma senza il caldo estivo ormai comune anche in Borgogna. Di conseguenza il frutto è rotondo e succoso ma fresco, ben strutturato e sfumato. Le rese sono basse, senza però avere i tannini massicci del 2015. La condizione era la rimozione coerente della generazione di secondi germogli o almeno dei grappoli con cui la natura ha compensato le perdite da gelo. Con una dimensione di due ettari, le piccole aziende come Poisot sono favorite, poiché il volume di lavoro in vigna è gestibile e tempestivo.
Degustazione
Il vino ha un frutto Pinot Noir giovanile, generoso e un po' selvaggio con accenni di frutti estivi e violette. Si chiuderà relativamente presto e mostrerà la sua struttura robusta, che richiede alcuni anni per maturare. Nella maturità convince con una speziatura calda e fruttata.
Sviluppo e potenziale
Il vino può essere gustato dalla ottobre 2018, quando si sarà un po' ripreso dall'imbottigliamento, nella sua frutta Pinot Noir giovanile e generosa, ma si chiuderà già nel 2019 per poi raggiungere il picco dal 2022 al 2032. Se conservato bene, può mantenersi anche più a lungo.