- Uno dei Borgogna più apprezzati dell'annata top 2020
- L'intensità aromatica incontra un'eleganza impalpabile al palato
L'eleganza e la raffinatezza dei Grands Echezeaux incontrano la morbidezza speziata e fruttata di Georges Noellat, che ricorda Henri Jayer! Un vero spettacolo! Neal Martin ha valutato il Grands Echezeaux 2020 con 96-98 punti, garantendo un posto nella Top Ten che apre nuovi fan a questo straordinario Pinot Noir. La qualità supera quella del 2019. La tostatura del legno è minore, ma il periodo di affinamento in barrique è stato prolungato. Ha ancora più concentrazione rispetto al 2019, ma anche una finezza eterea.
Georges Noëllat è una tenuta vinicola tradizionale nel cuore di Vosne-Romanée, la cui storia movimentata e i suoi prestigiosi vigneti risalgono agli inizi del XX secolo. La tenuta è stata fondata da Georges Noëllat, nipote di Charles Noëllat, e oggi comprende alcune delle parcelle più rinomate come Grands Échezeaux, Échezeaux e Les Beaux Monts, tra cui molte viti vecchie piantate prima della Seconda Guerra Mondiale.
Dal 2010 Maxime Cheurlin è al vertice – ha assunto la direzione a soli 20 anni direttamente da sua nonna Marie-Thérèse Noëllat. Cheurlin proviene da una rinomata famiglia di vignaioli: suo padre è produttore di Champagne, lui stesso ha completato la sua formazione nella borgogna Beaune e ha acquisito esperienze significative presso rinomati vicini come Emmanuel Rouget (un parente) e Domaine Gros Frère et Soeur.
Maxime rappresenta una nuova generazione di vignaioli che vinificano i Borgogna con grande sensibilità e rispetto per il terroir. La sua firma è caratterizzata da frutta pura, eleganza e trasparenza – il motto è: il minor intervento possibile per valorizzare al massimo l'origine e il carattere dei vini.
Le uve vengono raccolte a mano, selezionate e nella maggior parte degli anni completamente diraspate. L'affinamento avviene in rovere francese, a seconda dell'appellation con il 30–100% di legno nuovo – ma sempre in modo che l'aroma del legno non domini mai. Per la vendemmia 2020 utilizza botti con una tostatura ancora più leggera e prolunga il tempo di affinamento in legno. Questo rende la sensazione al palato dei Pinot Noir ancora più setosa.
La tenuta lavora in modo sostenibile e il più possibile ecologico. In cantina Maxime preferisce la fermentazione spontanea con lieviti naturali, "infusione" invece di un'estrazione intensa e una vinificazione molto delicata; i vini vengono generalmente imbottigliati non filtrati e senza chiarifica