Consulenza personale
Una recente degustazione ci ha lasciato piuttosto perplessi. I miglioramenti sperati, dopo aver aspettato quasi due anni per maggiore armonia e complessità, non si sono manifestati. Al contrario, il palato era più dissonante, principalmente a causa dell'acidità, e gli aromi non erano abbastanza intensi. C'è un rischio significativo che questa tendenza possa intensificarsi, anche se ci sono ancora occasionali sorprese positive
Il Mesnillesime nasce dalle migliori uve Chardonnay selezionate a mano di viti di oltre 60 anni a Le Mesnil, che crescono su un terreno calcareo povero. Philippe Charlemagne vinifica da queste uve basi di vino incredibilmente concentrate, che tuttavia mantengono il tipico carattere minerale e ben strutturato di Le Mesnil, mentre Champagne come Chouilly e Cramant sono più pieni e morbidi. Un terzo viene affinato senza fermentazione malolattica in piccole botti di rovere, un terzo in vasca senza fermentazione malolattica e un terzo in vasca con fermentazione malolattica. La dosatura è di 3g/l. Il terroir di Le Mesnil richiede un po' di pazienza e una volta assaggiato un Mesnillesime 1988, si capisce quali esperienze gustative straordinarie attendono i pazienti. Dopo una serie di annate molto buone, ma non davvero eccezionali rispetto alle più grandi annate come il 1990, come il 2000, 2002, 2004, 2009, il 2012 è un grande Champagne di charme con un'intensità, finezza e armonia che impressionano già oggi. Al naso troviamo sentori di miele di acacia, citron confit, una brezza minerale e iodata, e per i nasi più sensibili una spezia legnosa vanigliata appena percettibile, sovrastata dall'intensità minerale. Il palato è concentrato, caratterizzato da frutti agrumati e freschezza, e sfocia in un finale incredibilmente lungo e intenso.